Silvia Ponti “Nel caos”

L’opera presentata è stata intitolata ‘DANZANDO NEL CAOS’ titolo pensato per contrapporre lo stato confusionale del caos alla tranquillità e alla pace della danza. In essa vengono rappresentati i fotogrammi riportanti la sequenza del movimento dell’abito scattati dal fotografo Edweard Muybridge. Queste figure sono poste in primo piano su una forma
ovale non visibile. I movimenti vengono letti in senso orario proprio come un orologio che ricorda lo scorrere del tempo.
Lo sfondo è stato creato partendo da una base viola scuro alla quale è stato sovrapposto un vortice ad acquerello che parte dal centro colorandosi di viola scuro fino ad arrivare alle estremità colorate di rosa.
Per la scelta del titolo sono state analizzate numerosi parti: il termine “danzando” è stato scelto perché le figure in primo piano rappresentano la sequenza di una donna che danza.
“Nel caos” è stato scelto perché la figura ha alle spalle un vortice che sconvolge lo stato di quiete momentaneo di un oggetto ponendolo in movimento. Inoltre il vortice può essere riconducibile a una spirale con un buco nero nel mezzo, figure presenti nell’universo (riconducibile allo sfondo viola scuro).


Emanuela Crudele “Thoughts In The Water

Il suo busto segue la linea verticale, mentre i suoi capelli seguono la linea obliqua, entrambe composte da colori caldi. Lo sfondo è interamente riempito di una tonalità fredda che rappresenta l’acqua. Infatti questo disegno riprende il concetto del dipinto Ofelia del pittore Millais il quale raffigura la ragazza, nonché uno dei protagonisti di Amleto di Shakespeare, distesa nell’acqua con le mani aperte.
I capelli dal lieve rosa diventano azzurri verso le punte, il quale sta a significare l’unione con l’acqua e gli occhi sono chiusi, facendo pensare a un riposo, mentre il tempo e il resto circostante continuano a scorrere.